La nostra vera natura permane sempre. Non viene toccata da nulla, né dal più profondo dolore né dalla gioia più grande. E' inalterata e inalterabile. Nemmeno il tempo la sfiora. Non è nello spazio, non ha confini, è illimitata.
Perché, se questa è la nostra vera natura, non ci percepiamo così?
Perché siamo identificati nel non reale, nell'illusione di un 'Io' individuale e separato, confinato nello spazio e nel tempo, alterato continuamente dagli stati mentali e fisici, come una barca in balia delle onde.
I maestri affermano: "Dimora nel Sé" e vogliono dire che dobbiamo cercare solo il nostro sé reale, abbandonando ogni falsa identificazione, anche se ciò ci può costare un grande sforzo. Solo questo Sé è un porto sicuro, là dove nulla può toccarci, dove non scorre il tempo, dove siamo perfetti, completi, totali, immortali.
Riporto un passo dell'Autobiografia di uno Yogi dove Yogananda incontra Sri Anandamayi Ma e lei gli risponde così:
"Padre,
c’è poco da dire. La mia coscienza non s’è mai associata a questo corpo
transitorio. Prima di venire su questa terra… ‘ero la stessa’. Da
bambina ‘ero la stessa’. Divenni donna, ma ‘ero la stessa’. Quando la
famiglia predispose di far sposare questo corpo, ‘ero la stessa’. Ed ora
di fronte a voi, Padre, ‘io sono la stessa’; e per sempre in futuro,
nonostante la danza della creazione cambi intorno a me nello spazio
dell’eternità, ‘io sarò la stessa'".
Solo Quello dobbiamo cercare. Solo Lì dobbiamo dimorare!
Nessun commento:
Posta un commento