Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

11 aprile 2019

Oggi ho perso

La notte prima di dormire rivedo la giornata e per quanto possa essere stata dura o difficile, mi da sollievo vedere che sono arrivato in fondo, che sono sopravvissuto. Ho superato le sfide del giorno, in qualche modo ho vinto perchè sono ancora qui.

Ma qualcosa in pancia si stringe e sento che qualcosa non va.
Forse devo vedere le cose in un altro modo.
Forse non va proprio questo: che sono sopravvissuto, che sono riuscito a gestire anche questa giornata, che comunque tutto ho vinto.
Sì, anche con il ventre a terra, ho vinto.

Chi ha vinto?
Hanno vinto i miei schemi riflessi, i copioni. Ha vinto la sicurezza. Ha vinto la paura di andare oltre. Ha vinto quella parte che vuole restarte immobile lì dov'è, non importa se l'anima soffre o se tutto dice che quello non è il mio posto. Ha vinto proprio l'immobilismo, anche se mi dico il contrario per rabbuonirmi.

E cosa ho vinto?
Cosa davvero ho vinto?
Nulla. Sono rimasto me stesso, uguale a sempre. Vincendo non ho acquisito nulla. Ho solo riconfermato ciò che già sono, le mie certezze e le mie sicurezze.

Oggi ad un certo punto la Vita ho voluto mandarmi un messaggio: "Per una volta nella tua vita, perdi". Questa frase mi ha spezzato il cuore, perchè mi ha mostrato quel lato che non desidero vedere: che io cerco ancora e ancora di vincere. Non importa quante batoste ho ricevuto, quante ferite, delusioni, tradimenti, rifiuti... ancora caparbiamente sono convinto di poter superare tutto questo, di poter essere migliore di coloro che mi hanno ferito, di aver ragione, di sapere come fare, ancora ho la speranza che tutto si aggiusti.
Ancora ho orgoglio e non imparo la lezione.

Ma oggi quella frase mi ha fermato. Mi sono lasciato cadere. Ho smesso di difendermi e di spiegarmi le cose.
Ho visto la mia falsa sicurezza, la sottile arroganza - quella sensazione di essere ancora in piedi nonostante tutto.
Ho abbassato il capo, ho percepito la vulnerabilità, la fragilità, quella sensazione di non aver in mano nulla, di non essere davvero nulla, un comune essere mortale.
Ho smesso di combattere le mie battaglie per essere migliore, per superare i miei limiti, per dimostrare che sono nel giusto.
Ho sentito che avrei potuto perdere tanto - soprattutto le persone che amo e che a causa dei miei limiti soffrono, e ho lasciato che questa eventualità potesse accadere.
Ho sentito di perdere ciò per cui lotto da sempre.
Ho smesso di difendermi e ho lasciato che la vita mi arrivasse dove voleva arrivare, anche dove fa male.

Perdo, si, perdo.
Un vincente come me, che sin da piccolo si è addestrato a vincere sempre, ora perde, e non fa nulla per cambiare la cosa.

Questa sera vado a letto con la sensazione di non aver vinto nulla, di avere le mani vuote, di non aver nulla per cui potermi dire: "anche oggi ce l'ho fatta".

Oggi ho vissuto la mia giornata. Ho fatto del bene, ho ferito, mi sono difeso, mi sono commosso, ho nascosto la verità... ho fatto tante cose profondamente umane, e non ho vinto nulla. Non ho potuto salvarmi la faccia per l'ennesima volta. 
Oggi ho perso e vado a letto con tutti i miei limiti umani, ma non mi sento sconfitto. Ho perso ma non c'è il sapore della disfatta. C'è una sottile sensazione di umiltà, di umanità, di essere semplice e normale... sì, di amarmi così come sono...e sento che ciò mi fa un gran bene.

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