Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

10 novembre 2018

Sìì intimo con il tuo dolore

Alcune notti fa ho fatto un sogno: due sole scene di pochi secondi. Nella prima il tradimento, nella seconda l'abbandono; i due grandi temi della mia vita.
Ancora una volta la Vita mi ha chiesto di guardarmi dentro fino in fondo, nella parte più oscura dove davvero sembra che la luce non sia mai giunta.
E ancora una volta l'ho fatto. Mi sono lasciato avvolgere da quelle sensazioni terribili, e con esse il senso di impotenza, di fallimento, di paura di non sopravvivere, di angoscia tremenda e straziante.
Mi sono lasciato di nuovo condurre là, a quel bambino ferito che piange disperato, e ho permesso che tutto riaffiorasse ancora e ancora.
Poi, una volta passata la tempesta ho raccolto i miei pezzi e mi sono alzato per vivere la mia giornata. Nessuna nuova comprensione, nessun barlume di consapevolezza, nessuna speranza che qualcosa alla fine possa cambiare. Solo accettazione di ciò che è.

Sono passati alcuni giorni da quel terribile sogno, e mi sono osservato attentamente, perchè diversamente dalle altre volte, sto sperimentando una sensazione di leggerezza mai provata prima. Mi sento più integro, meno diviso e separato. Non avverto le solite paure che da tempo mi accompagnano. C'è uno stato di serenità e di pace interiore. Ma soprattutto ciò che mi colpisce è questa leggerezza, come se una gran parte della mente e della sua pesantezza se ne fossero andate.

Questo percorso di profonda guarigione forse ha toccato una tappa importante. L'essere rimasto così intimo con il mio dolore, senza ribaltarlo fuori, senza razionalizzarlo, senza togliermi e senza negarlo, sta permettendo una guarigione che va al di là di me e dei miei desideri o resistenze. Davvero, mi rendo sempre più conto di come io sia in verità solo spettatore di questo processo. Onestamente, non so come fare a guarire e ogni mio tentativo è sempre fallito amaramente. Però sto imparando a osservare, ad osservarmi mentre vivo ciò che vivo, e quello che noto è che qualcosa dentro si sta mettendo a posto, sta davvero guarendo.

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