La mattina al risveglio la prima sensazione è quella di esserci, che ci siamo, che siamo presenti, qui. E' un senso di sé senza qualità particolari, senza tutta la personalità che arriva dopo. E' una semplice sensazione di essere. Noi sappiamo che ci siamo. Da quel momento in poi l'essere comincia a coinvolgersi con le impressioni dei sensi e della mente, ad identificarsi con la struttura mentale, la personalità, e noi cominciamo a credere di essere quella persona che siamo sempre, quell'io che si identifica nel nome che portiamo, nel corpo e così via.
Ma noi non siamo questo essere, non siamo questo 'Io'. Noi siamo prima. Siamo senza forma, senza confini, senza alcuna qualità o attributo. Tutto è già completo così com'è, non ci manca nulla, non dobbiamo acquisire nulla. Questa foga umana del dover raggiungere sempre qualcosa è la nevrosi dell'io ed è destinata ad estinguersi. Allo stesso modo crolla anche l'altra grande nevrosi dell'io, la paura di perdere e l'attaccamento che ne deriva. Non possiamo perdere nulla perchè siamo tutto in modo completo e totale. Se il mare perde una goccia rimane comunque mare, e il mare non è dato dalla somma delle singole gocce ma da una totalità che basta a se stessa.
Noi siamo questa totalità e niente può accadere che possa cambiarla o alterarla. Siamo al di là di tutto e ciò che dobbiamo fare è semplicemente divenirne consapevoli.
Nessun commento:
Posta un commento