La percezione dell'io è illusoria. Un gioco di fumo che fa apparire un immagine...
Tutto si muove spontaneamente, senza volontà personale, ed è solo immaginazione pensare di essere noi ad agire.
Un'immaginazione che sembra reale ma che si dissolve nel momento in cui volgiamo la nostra attenzione a questo 'io' che si sente l'autore, e scopriamo la sua inconsistenza, la sua illusorietà.
La struttura psicofisica trema all'idea e resiste a lasciarsi andare, ma con coraggio ci spingiamo avanti e sempre con coraggio guardiamo in faccia questo 'io'.
Chi sono Io? Da dove viene questo Io? Chi è questo Io?
Domande senza risposta perché lo scopo è ritornare alla sorgente, a quel punto in cui si forma l'io.
E allora l'io si dissolve, lasciando uno spazio infinito senza confini, una completa assenza di tempo, un movimento fluido che scorre senza ostacoli.
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