L'uomo comune percepisce una realtà complessa; insieme di forme distinte, di significati molteplici, di componenti emotivi e mentali sovrapposti a strati.
La sua attenzione tutta rivolta verso l'esterno percepisce un mondo di significati e di differenze, una continua separazione e divisione.
Ma nel momento in cui l'uomo conosce se stesso, nel momento in cui sperimenta l'Unità, tutto cambia. Egli 'vede' l'unità dietro ad ogni forma, il nulla dietro ad ogni significato, e la sua realtà come prima la percepiva inizia a sgretolarsi.
Man mano che procede, sperimentando livelli di Verità sempre più profondi, la sua percezione del mondo cambia.
Ad un certo punto egli sperimenta l'unità dietro ad ogni forma e ad ogni significato. Vede le differenze come mere apparenze, le vede come non separate dal vero, dal reale, con cui egli è uno. Sia che si muova, parli o agisca, tutto quello in cui egli agisce, si muove o parla, è l'unica e sola realtà. Egli non separa nulla dall'unica verità suprema.
Ramana Maharshi dice: "L'uomo reale piange con colui che piange, ride con colui che ride, gioca con colui che gioca, canta con colui che canta. La sua presenza è come uno specchio puro, trasparente. Riflette l'immagine esattamente così com'è."
Continuando a sperimentare la Verità che si cela dietro le apparenze, piano piano tutto diventa Assoluto.
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