Il Sé è il substrato di tutto ciò che viene visto; al cinema, prima che cominci il film è presente solo lo schermo, e su questo viene proiettato l'intero spettacolo, e all'apparenza le immagini sono reali. Ma provate ad afferrarle... troverete solo lo schermo su cui appaiono. Alla fine del film, quando si accendono le luci e le immagini sono finite, rimane solo lo schermo.
Così è il Sé. Esiste soltanto quello, mentre le immagini della vita vanno e vengono. Se si rimane nel Sé non si verrà ingannati e presi dall'apparizione delle immagini. Senza il Sé ciò che sembra reale sono solo le immagini e a queste si crede fermamente, cadendo nella più grande illusione - Maya. Ci si coinvolge con i contenuti del mondo, e come una barca sulle acque agitate, si balla in continuazione... piacere e dolore, giusto e ingiusto, buono e cattivo... gli opposti della vita ci fanno oscillare da una parte all'altra.
Rimanendo nel Sé le immagini del mondo scorrono senza più coinvolgerci. Le osserviamo, osserviamo il divenire dell'esistenza, rimanendo in pace e in profondo silenzio, uniti a tutto. Se c'è dolore, che sia pure, anche questo fa parte del Sé. Colui che è il Sé non si oppone a nulla, e proprio per questo rimane imperturbato e in pace mentre il mondo apparentemente prosegue il suo movimento.
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