La curiosità e il bisogno di conoscere sono istinti innati nell'uomo e in ogni creatura cosciente. Lo vediamo nei bambini appena nati che già vogliono conoscere il mondo che li circonda, e questo bisogno continuerà per tutta la vita.
Perchè vogliamo conoscere? Cosa vogliamo conoscere?
E' noi stessi ciò che stiamo cercando. Anche quando il biologo studia la cellula, il fisico l'atomo, l'astronomo i cieli, è sempre noi che vogliamo conoscere e comprendere.
Solo, non giungiamo alla meta perchè cerchiamo fuori anziché dentro. E' "Chi sono Io?" la domanda fondamentale da porsi, e la ricerca va perseguita ad ogni livello. Nessuno può arrivare alla risposta al posto nostro. Ognuno, come "Io" deve scoprire cos'è questo "Io". E' una ricerca individuale e personale, anche se ciò che si scoprirà sarà comune. Tutti giungiamo allo stesso punto, ma ognuno deve percorrere la propria strada, perché ognuno ha una strada unica da seguire che lo condurrà nei meandri di se stesso, ad incontrare le illusioni della coscienza e della mente, per rendersi conto che ogni pensiero "Io" è un concetto astratto e privo di fondamento. Le persone vivono attraverso i concetti e le immagini mentali, ma la domanda: "Chi sono Io?" è uno specchio che riflette se stessi. Ad un certo punto ci si rende conto che qualunque esperienza si pensi di avere è solo un concetto. "Io" è solo un insieme di due lettere. Nulla di più. E' irreale, ed anche il sapere di essere, la coscienza, è irreale. E' la coscienza che ci fa esistere e che fa apparire l'universo fuori, ed è sempre la coscienza che gioca con i concetti di bene e male, giusto e ingiusto, felicità e dolore.
Ed ecco la magia più grande: questa coscienza non solo ha nascosto il fatto di essere la sorgente di tutto il dolore, ma ha anche fatto di se stessa la sorgente di tutta l'apparente felicità. Questo è l'inganno più grande e solo penetrando profondamente Chi sono Io si verrà liberati da esso e si potrà conoscere la vera beatitudine del Sé.
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