Come un vigile urbano ha la sensazione di essere egli stesso a muovere il traffico, così l'Io crede di governare la realtà che lo circonda. Ogni qual volta accade qualcosa, l'Io se ne assume la paternità e la responsabilità dicendo: "Io sono questo", oppure "Io ho fatto questo", "Mi è accaduto questo" e così via. Una volta responsabile, l'Io si occupa di questa realtà come se fosse il proprio giardino.
Può l'Io governare la manifestazione? Assolutamente no. La prova è che esso non conosce minimamente i profondi meccanismi che la regolano e la fanno funzionare. Non sappiamo nemmeno come digerire il pasto che abbiamo appena fatto!
E' la natura che si occupa di tutto ciò, e anche quando abbiamo la sensazione di sapere, tale conoscenza è illusoria perchè estremamente limitata. Di fronte alla Vita, siamo tutti appesi ad un respiro, ad un battito del cuore. L'uomo più potente del mondo ed il barbone della strada sono uguali.
Una volta due allievi discutevano sui massimi sistemi e ad un certo punto apparve il loro maestro. Così gli chiesero: "Maestro, è il vento che muove i fogli di questo libro, o sono i fogli che si muovono spontaneamente?" ed egli rispose: "Sciocchi, è la vostra mente che si muove!".
Quando tutte le nostre esperienze faranno semplicemente parte del funzionamento totale della manifestazione che avviene spontaneamente, allora saremo davvero liberi.
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