Nello Zen c'è un koan particolare: se in mezzo alla foresta un albero crolla e non c'è nessun essere vivente lì presente, l'albero emette un suono quando cade a terra?
Saremmo tentati di dire di sì, ma la risposta è no. E' no perchè non è l'albero ad emettere un suono, ma il nostro sistema uditivo che traduce quell'evento in 'suono'.
Allo stesso modo, se in una stanza buia si accende una lampadina e non c'è però nessuno, quella lampadina emette luce? Lo scienziato classico direbbe di sì ma il fisico quantistico moderno concorderebbe che l'evento dipende dall'osservatore, e che la luce è una percezione del sistema nervoso, e non una proprietà intrinseca della lampadina.
Noi dipingiamo un mondo che non c'è. Ci appare reale perchè i nostri sensi lo percepiscono tale, ma è un'illusione. Cosa ci sia realmente lì fuori non lo sappiamo. Non sappiamo nemmeno se c'è un fuori e un dentro. Ci percepiamo dentro il nostro corpo ma anche questa è un'illusione del sistema nervoso. La conoscenza è confinata al nostro corpo, ai suoi sensi, e al sistema nervoso che traduce ciò che riceve da essi. E' una conoscenza estremamente limitata, e soprattutto falsa.
E' possibile conoscere direttamente la realtà? Sì. Il mondo appare a causa della coscienza, dell'Io che raccoglie i dati che giungono dai sensi. Nel momento in cui quell'Io scompare, il mondo scompare, ed appare la Realtà. Cominciamo allora a percepire questo soggetto, questo Io, ad accorgerci della sua illusione, ed esso inizierà a svanire.
2 commenti:
Il velo della finta realta' che mi copriva gli occhi e' caduto, ma ora quando guardo gli altri, non vedo la gente allo stesso modo di prima, ora vedo dei semi-burattini che si muovono meccanicamente, come se fossero manovrati da qualcuno o qualcosa con dei fili invisibili e penso.......anche io fino a tre anni fa' ero cosi' e sicuramente qualcun'altro percepiva me allo stesso modo, esattamente come io ora percepisco gli altri.
Angela.S.
vero... e chissà cosa percepirai tra tre anni...
Noi cambiamo continuamente... "non ci si bagna due volte nello stesso fiume" affermava Eraclito, un grande.
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