Chi sono i beati? Vengono rappresentati con lo sguardo perso verso l'alto, la braccia e le mani aperte, una luce intorno alla testa. Cosa guardano?
L'immagine della felicità è diversa. Chi è felice guarda fisso l'oggetto della sua felicità; le sue mani sono protese verso un figlio, un partner, una soddisfazione professionale... la felicità terrena dipende da qualcosa; siamo felici se possediamo questa cosa e perdiamo la felicità quando perdiamo quell'oggetto.
Il beato invece non guarda nulla, o meglio, guarda dentro se stesso. La beatitudine è l'anima che gioisce di se stessa. E' indipendente dall'esterno, non conosce variazioni di intensità, non cessa mai. Una volta raggiunta è per sempre.
Come la si raggiunge? Conoscendo se stessi. Finchè si è attratti dal mondo e dai suoi oggetti, si potrà essere tuttalpiù felici ma non si conoscerà la beatitudine. Essa appare nella misura in cui ci si rivolge all'interno, si affrontano i propri demoni, ci si libera dall'identificazione con essi, e si conosce direttamente se stessi, chi si è veramente.
Quando l'anima conosce se stessa sgorga la beatitudine perchè l'Io si dissolve e la totalità diviene la realtà permanente. Non c'è più individualità, non più 'io e altro'. Rimane l'Assoluto Uno. Lo sguardo del beato non può guardare una cosa sola perchè è rivolto al tutto, sta guardando il Tutto, ed è pieno di stupore e di beatitudine.
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