Questa strada non ci viene naturale. Di solito andiamo verso l'esterno, verso il mondo, verso le impressioni dei sensi. Un profumo, un suono, un pensiero attraggono l'attenzione e ci ritroviamo nello stimolo, e lì perdiamo consapevolezza di noi stessi. Chi siamo viene perduto come una goccia di vino in un otre d'acqua.
Ma il vero sentiero è verso l'interno. Il vero rifugio, là dove troveremo veramente la pace, è dentro, non fuori. La strada va dentro, verso il proprio sé, quel senso di essere, che noi siamo. Alcuni la chiamano 'coscienza' o 'consapevolezza'. E' quella precisa sensazione di sapere di essere.
Devi guardate te stesso, incontrare la coscienza. La coscienza deve guardare la coscienza. Quando senti un profumo o un suono, non ti perdere in esso, non seguirlo, ma rimani nella sensazione di colui che percepisce quello stimolo. Rimani lì, fermo anche quando vorresti invece seguire la fonte dello stimolo.
Perché? Perchè questa coscienza non è qualcosa di eterno, non è reale. E' illusoria. Questa coscienza non eterna si libera, può svanire, e quando scompare non c'è più illusione. Il sentiero termina e voi finalmente conoscete la vostra reale natura.
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