Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

12 febbraio 2013

L'azione senza il senso di essere colui che agisce

In tutte le scritture sacre si afferma che non ci si dovrebbe considerare colui che agisce.
Cosa significa? Significa che si dovrebbe agire senza pensare di essere colui che agisce, in quanto questo 'soggetto' è in realtà illusorio. Noi siamo convinti di muovere il mondo quando questo ruota secondo forze molto più grandi e antiche di noi, le stesse forze che ci hanno formato e che si prendono cura di noi curano anche il mondo e l'universo. Nulla accade per caso. Come disse Einstein: "Il caso è quando Dio decide di rimanere anonimo".
Le azioni continuano anche senza questa sensazione di esserne gli autori, perché in verità noi non possiamo fare nulla, anche se abbiamo la sensazione del contrario.
Il Sé, ciò che siamo veramente, non è mai implicato nell'azione. Egli semplicemente è. Chi è che allora è implicato? Il corpo e la mente, ciò che non siamo.
Se ci identifichiamo con il corpo-mente allora avremo la sensazione di essere gli autori di ciò che ci accade intorno; ci arrogheremo la funzione di essere colui che agisce, quando invece tutte le azioni fluiscono automaticamente.
Il potere che ci ha creato ha creato tutto questo universo, e se può prendersi cura di noi allo stesso modo può prendersi cura anche del mondo. Non serve il nostro affanno, il nostro prenderci la responsabilità di quanto accade. Possiamo invece arrenderci e affidarci a questo potere più grande che regge il peso di tutto, e fluire con esso, in una gioia e in una pace senza confini.

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