Sperimentare l'Illuminazione, la consapevolezza della propria vera natura infinita ed illimitata, è un'esperienza di per sé accessibile a tutti, perchè non c'è nulla da cercare, nulla da creare... è semplicemente il riconoscere ciò che siamo sempre. E' solo il velo della mente che offusca questa consapevolezza e il solo rimuoverlo porta alla luce chi siamo veramente.
Perchè allora i meditanti nel corso della storia hanno sempre avuto estreme difficoltà a raggiungere questa esperienza?
Personalmente penso sia dovuto al fatto che le persone sono tanto identificate con il proprio Io e che costruiscono la propria vita intorno ad esso. La maggior parte del nostro tempo viene impiegata per seguire e soddisfare l'Io, ricevendo in cambio una forma di sicurezza e di piacere. L'io è l'unica barriera all'Illuminazione. Non è una questione di intelligenza, di esperienza o di pratica. E' possibile illuminarsi anche senza meditazione, senza istruzione e senza conoscenze particolari, tanté che spesso sono le persone più semplici a scoprire prima la propria vera natura.
E' l'Io l'ostacolo, e credo che la difficoltà a lasciarlo andare sia dovuta proprio al fatto che la nostra vita è costruita intorno ad esso, per cui lasciare lui significa lasciare la nostra stessa esistenza. Non a caso spesso l'ultima barriera all'Illuminazione è proprio la paura di morire.
Credo sia per questo che le vie spirituali hanno sempre dato dei precetti per una vita sana e in armonia con la Verità, in modo che le persone potessero avere accesso all'Illuminazione più facilmente. Cercare di Illuminarsi facendo una vita distante da questa verità può diventare un compito eccessivamente arduo e che richiederà anni di intensa pratica, quando questa esperienza è proprio davanti a noi, ad un palmo dal naso, ed è accessibile nell'esatto momento in cui lasciamo andare l'identificazione con l'Io.
Cosa vuol dire vivere una vita costruita sull'Io? Fondamentalmente forzare e resistere, ossia volere le cose a modo nostro. E questo è il punto cruciale: accettare le cose così come sono, così come ci giungono, senza volerle modificare o cambiare, senza negarle o rifiutarle.
So che non è facile, soprattutto quando ciò che ci arriva è tremendo, ma sono proprio queste prove che maturano in noi la rinuncia all'io e ai suoi desideri.
Nella misura in cui siamo in grado di accettare le cose come sono, saremo capaci di vivere l'Illuminazione non solo nei ritiri di meditazione ma nella vita quotidiana, mentre aspettiamo l'autobus, mentre cuciniamo, mentre amiamo una persona.
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