Lasciare andare l'Io è un voto. E' qualcosa che va rinnovato ogni giorno, ogni momento, in ogni azione. Non basta farlo una volta. Va portato avanti fin quando l'Io si dissolve veramente.
Richiede una maturità particolare: la consapevolezza che è il momento di lasciare andare questa difesa. Sì, perchè l'Io è una difesa verso il mondo esterno che abbiamo costruito nell'infanzia, quando questo mondo ci appariva troppo forte, pericoloso, intenso, minaccioso o semplicemente incomprensibile. Avevamo bisogno di mettere una certa distanza da questo, in modo da renderlo più innocuo, e a tal fine abbiamo creato l'Io, questo senso di separazione e di individualità, una specie di scudo psichico che ci protegge dall'energia del mondo. La maggior parte delle persone, anche se adulte, ancora si occupa di questo Io; lo nutre, lo soddisfa, lo rinforza, nella convinzione di doversi ancora proteggere. Il mondo di oggi è il mondo dell'Io, dell'individualità, del conflitto e della separazione. Ma alcuni si rendono conto che è proprio questo Io la causa del dolore della propria vita, e scelgono una strada diversa, tentano con tutte le proprie forze di superare questa separazione per sentirsi parte del Tutto da cui ogni cosa proviene e da cui siamo separati proprio a causa dell'Io.
Questa scelta, come detto, non avviene in una volta sola, ma è un voto, un impegno nei confronti della vita e che dura tutta la vita. E' una rinuncia, ma particolare, perchè invece che perdere qualcosa, si acquista tutto.
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