Il tempo è uno dei due pilastri fondamentali della mente (l'altro è lo spazio).
La coscienza registra le esperienze di vita come passato, presente e futuro. Ogni esperienza vissuta è passato, il futuro è ciò che ancora ci attende, che ancora non è avvenuto. Il presente è ciò che c'è adesso.
Questa costruzione è illusoria e falsa. Separa ciò che è unito e che non può essere diviso. Il tempo è una costruzione mentale frutto di una coscienza limitata. Il tempo non esiste. Quando ad esempio pensiamo ad un evento piacevole del futuro, o ad uno del passato, il nostro corpo reagisce come se quell'esperienza fosse qui ora, e ciò dimostra che il corpo non conosce il tempo. Siamo noi che spostiamo in avanti o indietro ciò che invece è sempre presente.
La fisica quantistica si stupisce che le particelle subatomiche reagiscono istantaneamente anche a grandi distanze di spazio. Tale comportamento, che mette in crisi la fisica classica e quella di Einstein, si spiega solo nell'ipotesi che spazio e tempo siano due costruzioni mentali dell'osservatore, non due realtà fisiche realmente esistenti.
Nulla è mai realmente separato, né nello spazio, né nel tempo.
Comprendere profondamente ciò significa far collassare la funzione Tempo, ossia vivere tutto ora, qui, adesso. Ciò che è passato è qui ora. Ciò che deve ancora venire è già adesso. Qui c'è tutto, non manca nulla, e noi siamo completi.
Potete farlo sin da subito: quando pensate ad una cosa futura, sentitela qui già ora. E quando pensate al passato, sentitelo presente qui ora. E' un esercizio che educa la mente e la coscienza in modo diverso, e che le porta verso l'unità del momento presente, dove tutto è qui, ora.
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