Al mattino al risveglio la prima cosa che appare è il senso di 'me', di noi stessi. Da quel momento la maggior parte delle nostre energie viene spesa per prenderci cura di questo 'noi'. Lo nutriamo, lo vestiamo, lo abbelliamo, lo amiamo... a volte rasentiamo la patologia, come quando ci occupiamo ossessivamente della bellezza del corpo, quando spendiamo patrimoni per vestirlo e così via.
Ci occupiamo tutta la vita di qualcosa che un giorno terminerà senza lasciare nulla. E cosa abbiamo in cambio?
Ma soprattutto: a cosa serve questo 'me' di cui mi occupo tutto il tempo? Cosa aggiunge alla vita?
La vita scorre senza bisogno di questo io, incurante della sua presenza. La sua presenza e ridondante e inutile. Assorbe le nostre energie migliori quando potremmo dedicarle alla vita.
Ci specchiamo tutto il tempo con questo senso di 'noi, mentre perdiamo la consapevolezza del nostro vero essere.
Chi sono Io? Sono il volto che vedo allo specchio? Sono la bellezza di questo corpo?
Rimaniamo affascinati da queste immagini perdendoci in esse e dimenticandoci che non siamo il nostro corpo, non siamo questo senso di 'noi', non siamo materia, spazio, tempo...
Viviamo occupandoci di un Io temporaneo e ininfluente per la vita, e stando dietro a tutte le sue frivolezze, quando possiamo investire le nostre energie migliori per scoprire chi siamo veramente, per superare questo stato illusorio e ritrovare così la nostra vera natura infinita ed illimitata.
Possiamo cominciare sin da ora. Spostiamo la nostra attenzione da noi stessi al mondo che ci circonda ed iniziamo ad occuparci della vita che si muove intorno a noi. Mettiamo noi stessi in secondo piano, riduciamo l'Io ad un rumore di fondo, e ascoltiamo il suono della vita che scorre in noi e intorno a noi, e scopriremo che esiste un'unica vita, un'unica essenza che permea tutto e di cui noi ne siamo la totalità.
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