Osservate un bambino piccolo mentre gioca come è assorbito e silenzioso dentro. Ora osservate l'uomo d'affari che mangia veloce un panino al bar, come è distratto, assente. Il primo è senza pensieri, senza mente, completamente presente in se stesso. L'altro al contrario è lontano, perso nel flusso dei pensieri. Potete sentire il rumore dei suoi pensieri.
La mente è la capacità di astrarre, di lasciare questo mondo per un altro più evanescente. Usata bene è una straordinaria abilità creativa e artistica. Lasciata senza controllo si trasforma in un flusso caotico di pensieri sempre più astratti e lontani dalla realtà.
Dove ci portano questi pensieri astratti? Lontano. Lontano da noi stessi, dal sentire. L'uomo che pensa diviene 'freddo' perchè il pensiero è freddo, ed è freddo perchè è morto, da solo non produce nulla, non dà vita a niente. Solo se si traduce in azione è vivo, e difatti quel tipo di pensiero è creativo, caldo e fertile.
I pensieri pesano. L'uomo che pensa si piega sotto il loro peso. Si affatica e perde vitalità. I pensieri freddi sottraggono calore, come la neve che per sciogliersi raffredda l'ambiente.
Cosa fare allora? Quando ci si sorprende a pensare, scrollatevi e agite. L'azione produce calore, è viva. Quando l'azione inizia nell'essere, nel centro del calore, diviene pura meditazione. Allora il peso scompare, il rumore svanisce, e l'uomo ritorna a sorridere, a vivere con leggerezza e senza pensieri, ad amare con il cuore invece che pensare con la mente.
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