Osservando le persone che meditano a lungo ci si chiede spesso che cosa provino. Rimanere per lunghe ore, per giorni o anni, con gli occhi chiusi, ritirati dal mondo, appare come uno sforzo supremo, un sacrificio perchè si rinuncia appunto ai piaceri del mondo.
Ma non è un sacrificio. E' un diletto. E' il piacere di essere con se stessi, con il proprio Sè, la dimensione spirituale dell'essere. E' un piacere che non deriva dalla stimolazione dei sensi, come avviene per ogni piacere del mondo. Esso giunge dall'anima che gioisce di se stessa. E' difatti pura gioia, beatitudine e pace che sgorgano da dentro, come una fontana di acqua pura.
Per trovare questo diletto occorre ritirare i sensi dal mondo esterno, perchè questa pace è all'opposto dell'eccitazione. E' pura contemplazione dell'essere, pura beatitudine, puro silenzio. E' una danza con se stessi.
Con gli occhi chiusi, dentro se stessi, si sprofonda, ci si lascia andare, e dopo una lunga caduta si toccano le radici dell'essere, un terreno solido su cui poggiare. Lì sgorga il diletto, il piacere di dimorare in se stessi. Lì nulla può toccarci, perchè il mondo fuori ha perso ogni significato. Quando si dimora sul fondo dell'oceano, come può toccarci il vento di superficie?
Lì tutto è completo, tutto è pace e armonia. Lì non ci sono nevrosi o stress, perchè tutto è perfetto così com'è. Lì avviene una profonda rigenerazione e una ristrutturazione cerebrale dove anche le cellule del cervello, anche i neuroni, si dissetano con quell'acqua pura e si purificano.
Siate lì, aspirate a rimanere lì. Lì non vi perderete più, e sarete sempre.
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