Quando chiudo gli occhi per meditare, ritrovo quella sensazione familiare dell'Io, del sentirmi presente dentro il corpo. Questa sensazione che mi accompagna da sempre, che rimane in sottofondo e che mi fa sentire un po' come una palla di neve in un campo infinito ricoperto di bianco.
Riconosco che questo 'me' non mi appartiene, è solo una sensazione del sistema nervoso che mi fa sentire di essere un 'uno', un'individualità. Riconosco che è sempre la stessa neve, quella della palla e quella che ricopre il campo. L'essenza è sempre la stessa e non ci sono differenze.
Faccio un bel respiro e la lascio andare... non succede nulla, ma proprio perchè non deve accadere qualcosa. Semplicemente, lascio andare, ancora e ancora, come l'innamorato che rinnova il suo amore continuamente. Una meditazione continua e silenziosa, dove rimango lì quieto. In questo silenzio vengo avvolto da qualcosa che è perfetto e puro, e che non ha nome ma è presente da sempre. La neve si scioglie e diventa acqua che scorre fino al mare; acqua nell'acqua.
2 commenti:
mi piace molto la metafora della neve!
utilissimo il tuo blog, grazie!
Di nulla! Mi fa piacere sapere che ti è utile.
Posta un commento