Il vero perdono è di me stesso, non degli altri.
Sono io che mi sono abbandonato laggiù, quando la sofferenza era troppa.
Ho abbandonato quel bambino ferito, l'ho tradito, l'ho dimenticato e sepolto sotto storie e storie di come gli altri e la vita siano stati cattivi verso di me.
E poi per tutta la vita ho cercato di rincontrarlo, attraverso tutti gli eventi drammatici e dolorosi che ho vissuto. Ogni volta, dietro a chi mi feriva, mi tradiva, mi abbandonava, c'era me stesso, e quell'incontro che non avveniva, perchè il dolore era troppo e fuggivo incolpando l'esterno.
E poi un giorno, all'improvviso, mi sento prendere dalla commozione e piango, piango lacrime intense, antiche, e mi rendo conto che non sono io che piango, ma quel bambino ferito e abbandonato a se stesso. Sono io bambino che piango. E finalmente questo incontro a lungo atteso avviene. Abbraccio questo me, lo accarezzo, lo cullo, e lo porto nel mio cuore. Piangiamo insieme e insieme ritorniamo ad amarci.
Mi amo come non mi sono mai amato, e improvvisamente tutto va a posto. Non ho più rabbia né risentimento verso chi mi ha ferito. Lo vedo con amore e lo accolgo nella mia sofferenza che è anche la sua. Per anni ho portato questa croce da solo e ora all'improvviso cade per terra.
Ora non sono più nemico di me stesso. Ho deposto le armi e mi lascio andare ad un profondo abbraccio a lungo atteso.
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