I problemi nascono dal fatto che ci facciamo carico del mondo.
Ogni cosa che accade diciamo 'Io' e la consideriamo nostra.
Dicendo 'Io sono questo' diventi una creatura piccola e soffri i patemi della vita.
Quando dormi sei felice perché hai dimenticato tutto. Da dove viene questa freschezza che senti la mattina? Dal tuo vero Sé, che è al di là del mondo e non può essere toccato da nulla.
Se perdi una gamba non diventi zoppo. E' il corpo che perde. Tu sei sempre completo e al di là di tutto.
E allora inizia a dimenticare il mondo. Lascia andare ogni legame, che non vuol dire fuggire in una grotta sulle montagne, ma non essere attaccati al frutto della propria azione.
In India c'è un detto: "Quando ti capita qualcosa di buono, quando guadagni tanti soldi, vai dal gioielliere. Invece quando ti succede qualcosa di brutto, come una malattia o una disgrazia, ti rivolgi a Dio". Questo è l'ego e il suo piccolo mondo.
In meditazione si può andare molto in profondità in questa rinuncia, fino a sentire che nulla ci appartiene, noi non siamo nessuno.
E quando non hai più nulla di tuo che cosa rimane? La Realtà, te stesso senza 'io'. Sei libero per sempre.
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