Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

11 gennaio 2013

La battaglia regale della meditazione

Molti hanno l'immagine che la meditazione sia un'attività tranquilla che porta pace e serenità. Ciò che spesso ci viene trasmesso come immagine è quella di qualcuno tutto vestito di bianco con gli occhi chiusi e un viso estremamente in pace, una forma di beatitudine senza tempo.
Tutto ciò è vero ma è il punto finale della meditazione, ed occorrono anni, se non vite, per raggiungerlo. 

In sanscrito 'meditazione' viene tradotto con Dhyana che significa anche 'lotta'. In effetti, la meditazione è una lotta continua contro i propri pensieri. Non appena cominciamo a meditare, affiorano mille pensieri che affollano la mente, guadagnano forza e ci conducono lontano, ci fanno perdere nei pensieri stessi. Passano anche ore e non ci accorgiamo quasi nemmeno di esserci persi. Poi, improvvisamente, ce ne rendiamo conto, e allora torniamo alla nostra meditazione, per perderci nuovamente un attimo dopo. E' una lotta estenuante tra noi e il flusso dei pensieri. Con la meditazione cerchiamo di mantenere la nostra attenzione su un singolo pensiero; può essere un mantra, un'immagine divina, la domanda "Chi sono Io?", non importa cosa, ma ciò che importa è che sia un singolo pensiero verso il quale ci sentiamo attratti. Nel frattempo, tutti gli altri pensieri lottano per imporsi alla nostra coscienza, e noi resistiamo cercando di mantenerci concentrati su quell'unico pensiero. Per molto tempo la battaglia è persa, perchè il flusso dei pensieri è più forte, però via via che continuiamo, quel singolo pensiero diviene sempre più forte e progressivamente gli altri non riescono più a portarci via. Con il passare degli anni e dell'addestramento, riusciremo a rimanere fermi su quel singolo pensiero per periodi di tempo sempre più lunghi, fin quando la nostra attenzione rimarrà lì senza sforzo. Ecco, a quel punto inizia veramente la meditazione.

Questa è la battaglia regale della meditazione e il punto di arrivo, la vittoria, consiste nella completa assenza di perturbazione mentale. A quel punto troviamo quella pace e quella beatitudine che tanto abbiamo cercato. A quel punto troviamo noi stessi, la nostra vera natura.

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