Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

03 settembre 2012

La mente che pensa

La nostra mente è continuamente impegnata a pensare, ragionare, calcolare, immaginare... un flusso continuo e costante che non si arresta nemmeno mentre dormiamo.
E' necessaria tutta questa attività? Possiamo controllarla? Possiamo cioè smettere di pensare?
No. Non possiamo perchè non ne abbiamo il controllo, e non lo abbiamo perchè non abbiamo mai imparato ad averlo.
Per l'uomo occidentale la mente è fuori controllo. Egli non ha l'abilità di gestirla, di guidarla lungo i flussi di pensiero. La usa volontariamente solo in minima parte, mentre per il resto essa si muove da sola, spinta dallo stress, dagli eventi esterni, dagli stimoli che riceve.
Le culture orientali hanno un approccio completamente diverso. Per loro la mente è come una scimmia da addomesticare, perchè allora tutto il suo potenziale sarà a disposizione dell'uomo. La meditazione è lo strumento principe che educa la mente a rimanere nei giusti binari. Mentre si medita la mente si distrae con le sue attività e va in giro, e noi la riportiamo indietro, ferma e immobile nella consapevolezza di noi stessi.
All'inizio è difficile perchè non siamo abituati a controllare la mente. E' più lei che controlla noi, facendoci fare viaggi immaginativi senza fine. Ma dopo un po' di pratica, ecco che si inizia a vedere qualche risultato: la mente torna indietro, anche se poi scappa nuovamente. Ma noi la riportiamo indietro ancora e ancora, e ad un certo punto con grande meraviglia essa rimane ferma. Allora la meditazione va a grande profondità e cominciamo a sperimentare consapevolezze straordinarie. La mente è stata addomesticata e ora mette a nostra disposizione il suo grande potenziale. Una mente concentrata è in grado di realizzare grandi cose, ed è proprio con la meditazione che impariamo a guidarla. 
Ed impariamo anche un'altra cosa: a metterla a riposo. Quando non serve la mente può riposare rimanendo priva di attività. Viene chiamato 'vuoto mentale' e consiste proprio nell'assenza di attività come il pensiero e l'immaginazione. In questo stato il cervello riposa e si rigenera profondamente.
Il silenzio mentale è un grande dono e una straordinaria opportunità per conoscere più profondamente noi stessi.

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