Questo è lo scopo della meditazione: avere un'esperienza diretta e consapevole di chi siamo veramente.
Passiamo la maggior parte del tempo presi dai pensieri della mente, identificati con essi. Ci sentiamo come una barca sulle onde del mare.
Ma ciò che siamo è al di là di tutto questo. Noi non siamo il nostro corpo, questa fisicità così limitata e caduca, e non siamo i nostri pensieri, onde di energia prodotte dal cervello.
Ciò che siamo veramente va al di là di ogni descrizione e nessuna parola lo può definire, ma è un'esperienza che si vive e si riconosce chiaramente e lucidamente.
Nella meditazione, quando chiudo gli occhi, ho davanti a me solo questa domanda: "Chi sono Io?" e tutto il lavoro consiste nel lasciare andare le risposte della mente, perchè questa domanda è come un mantra e non ha risposta razionale. Ogni risposta è dunque falsa perchè appartiene alla mente. Ponendomi la domanda e rinunciando alla risposta, questa penetra in profondità e permette alla consapevolezza di emergere.
Nel silenzio della meditazione tale consapevolezza si espande e si accompagna a comprensioni, intuizioni, sensazioni uniche, e tutto ciò va nella direzione di un essere sempre più essenziali e veri, fino all'esperienza ultima, un salto improvviso dove la coscienza si espande all'infinito, dove ogni significato scompare, lasciando spazio solo alla consapevolezza di chi siamo veramente, questo sentirsi completamente uniti a tutto, in perfetta armornia e serenità, completi e totali.
Quando medito ho un unico scopo: scoprire chi sono.
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