Ciò che crediamo, giudichiamo, sentiamo emotivamente, percepiamo... rappresenta i limiti di ciò che possiamo vivere. Le nostre credenze e i nostri giudizi sono i pali dello steccato che delimita la nostra vita. Oltre non ci permettiamo di andare, perchè oltre c'è lo sconosciuto, ciò che è fuori dal nostro controllo. Fa paura e per questo preferiamo il conforto del nostro recinto.
Più si è rigidi mentalmente minore è lo spazio di quel recinto. Le persone con idee fisse e rigide rimangono quasi immobili dentro un confine stretto. Il limite estremo è il fanatismo, in tutte le sue forme, dove la persona è completamente prigioniera delle proprie convinzioni, a tal punto da voler imprigionare anche gli altri.
Cosa guadagniamo a stare dentro il nostro recinto mentale? Sicurezza. Fuori c'è lo sconosciuto, fuori abbiamo paura di ciò che potremmo incontrare. Andare oltre i limiti della mente significa muoversi su una strada che si forma passo dopo passo. Non ha direzione, non è di alcun conforto. Questo fa paura all'ego che per sua natura deve garantire la sopravvivenza, e allora meglio una prigione con le sbarre dorate piuttosto che una libertà senza sicurezze. L'uccellino che si è abituato a stare in gabbia alla fine non esce anche se la porta è aperta.
La vera vita è al di là di quel recinto. Dentro la mente non c'è nulla di vivo. Tutto appartiene al passato, a ciò che è già stato vissuto. Il nuovo, il vivo, è là oltre quel recinto. E' là che ci sentiamo vivi.
Come andare oltre i limiti della mente? Iniziando a non credere a ciò che credete. Smettete di seguire il solito programma mentale che vi dice sempre cosa dovete fare. Improvvisate, sorprendete(vi), anche sbagliate, ma andate comunque oltre quel limite.
La vita è là che vi attende e sta solo a voi scegliere di andare oltre e di vivere.
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