Tukaram, poeta-saggio del Maharashtra, afferma:
Trionfante sono, quando con devozione sigillo il mio essere in se stesso.
Così ho raggiunto l'apice della mia ricerca spirituale, che ha inaridito le mie inclinazioni mentali.
Queste inclinazioni mentali sono le impressioni contenute nella mente, sotto forma di desideri, resistenze, volontà, identità, tendenze innate, tutte profondamente radicate che, nell'insieme, generano l'apparente continuità della pseudo-identità Io.
L'approccio orientale alla purificazione della mente è radicale: la mente deve essere completamente trascesa per poter sperimentare l'Illuminazione, la consapevolezza della propria vera natura infinita ed illimitata.
Ogni impressione contenuta nella mente è un'energia psicologica che spinge in una determinata direzione, e mette in moto l'apparire della manifestazione, e con essa l'identificazione con il corpo-mente. Come tante gocce d'acqua in movimento danno l'impressione di un fiume, così tutte queste impressioni mentali in movimento creano l'illusione dell'Io, del senso di sé separato da tutto il resto. Tale separazione svanisce nel momento in cui l'Io si dissolve, e perché questo avvenga completamente, occorre trascendere tutte le impressioni contenute nella mente. Solo allora cesserà ogni movimento mentale
Nisargadatta Maharaj lo dice a suo modo: "Quando sarai liberato dall'andare e venire di tutti i tuoi concetti, anche il tuo senso di Io sarà liquidato".
Questa è la purificazione della mente, e avviene attraverso la meditazione, dove l'essere rimane in se stesso, rinuncia a coinvolgersi con le impressioni della mente, e così facendo, queste perdono la loro energia e si dissolvono.
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