Iniziamo la mattina carichi di energia: dove andiamo?
Arriviamo alla sera stanchi della giornata. Dove siamo stati?
Il nostro essere è rimasto coinvolto tutta la giornata con le cose del mondo. Affari, relazioni, figli, cibo, amore... il tempo è passato, un altro giorno della nostra vita è compiuto, ma il nostro essere rimane insoddisfatto.
Il coinvolgimento con il mondo può essere piacevole e appagante, ma non nutre l'essere che è al di là di tutto ciò. L'essere gioisce in se stesso. Non dipende da elementi esterni. Non è influenzato da nulla. L'essere, che è eterno e senza confini, ama rimanere in se stesso. Noi lo avvertiamo in superficie con quella sensazione che a volte ci prende di voler stare da soli con noi stessi. E' un richiamo, una voce interiore, che si fa sentire soprattutto quando siamo troppo proiettati fuori, nel mondo. Allora questa voce ci richiama dentro, ci riporta nell'essenza più intima del nostro essere, là dove il mondo non c'è, e ci siamo solo noi come esseri infiniti, al di là del tempo e dello spazio. Lì è gioia pura.
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