Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

10 gennaio 2012

E' tempo di fermarsi

Nisargadatta dice: "Nel mio caso il corpo porta avanti le sue funzioni normali tutto il giorno; le cose procedono in modo normale e nulla oppone resistenza. Non solo non ho desideri o aspettative, ma non ho nemmeno l'attrazione per 'essere'. L'attrazione della coscienza ad essere non c'è. Per avere qualche speranza, qualche aspettativa, eccetera, si deve avere un'immagine, un'identità.
Nel mio caso, persino nel lavoro giornaliero della quotidianità, non c'è alcuna specifica intenzione. Le cose continuano come una sorta di cuscinetto a sfera, senza alcuna intenzione o azione deliberata".
Che parole meravigliose! Quale libertà ispira da questo Essere. Tutto si compie senza alcuna intenzione deliberata, senza l'intervento dell'Io che vuole le cose a modo suo.
L'io non ama queste parole. Si irrita a sentire che tutto scorre perchè desidera essere il protagonista, vuole vincere, raggiungere, acquisire, o al limite anche solo sentirsi partecipe.
Qui invece non c'è nessuno che partecipa. E' pura esistenza, puro essere, senza qualcuno che dica 'Io'.
Nel percorso di maturità di una persona l'Io rappresenta una fase iniziale, dove c'è il bisogno di sentirsi partecipi della vita, di sentire che tutto parte da noi e si conclude in noi. Ad un certo punto però si giunge alla consapevolezza dell'illusorietà di questo Io e del senso di essere noi. Ed è in quel momento che si può smettere di danzare e fermarsi. Allora si rimarrà meravigliati e stupiti che la vita prosegue comunque, in modo completamente naturale, mentre noi riposiamo nel nostro essere, pura gioia, pace eterna.

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