Quando profondamente in se stessi, la manifestazione fuori scompare e rimane un senso di immobilità totale, di silenzio completo, dove nulla accade e tutto è completo.
Il senso del divenire è illusorio e appartiene dall'Io individuale. Come lo spazio rimane sempre uguale qualunque cosa vi accade dentro, così la vera natura dell'essere rimane se stessa, immutata e immutabile.
Gli indù la chiamano la 'Danza di Shiva', il dispiegarsi apparente della manifestazione, ma quando dentro se stessi ci si ferma, tutto il movimento apparente si dissolve e riappare ciò che non è mai cambiato e che non cambia mai.
Nisargadatta dice: "La mia reale presenza è l'assenza del fenomeno che voi vedete". Noi vediamo una persona, un individuo, dove in realtà non c'è nulla, e Nisargadatta ne è consapevole.
Non c'è distinzione tra individuo e universo totale. Nulla accade perchè tutto è già completo. Un movimento significa l'andare verso qualcosa o un cambiamento di condizione, ma quando tutto è perfetto non può esserci alcun movimento.
Dentro non c'è fenomeno. La vera esistenza precede qualunque manifestazione. La questione dell'Io non si pone. Noi siamo un seme di coscienza e da questo seme si crea l'universo intero, come nostro riflesso, ma quando il seme ritorna in se stesso, tutto l'universo si riassorbe, e non è mai esistito.
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