Ogni cosa avviene nella coscienza. Ogni cosa è soltanto un'apparizione nella coscienza. Come in un abito l'elemento principale è il filo, così in qualunque cosa appare l'elemento essenziale è la coscienza. Questa deriva dall'identificazione con il corpo. Tutto l'universo appare a causa di questa identificazione e scompare nel momento in cui il corpo muore. E' a causa di questa coscienza che sentiamo di esserci, di esistere come entità individuali e distinte da tutto il resto. Questa pseudo-identità pensa di essere lei ad essere attiva e ad agire. Si sente responsabile di ciò che accade; se ne assume il carico dicendo: "Io". Attraverso lo sforzo e l'intenzione crede di raggiungere delle cose. Ma ha mai realmente ottenuto qualcosa? No. No perchè il sentirsi autori è solo un'illusione. Tutto avviene al di là di questa coscienza che si assume la responsabilità. Quando si va al di là di essa l'universo appare come un tutt'Uno che fluisce perfettamente e colui che è al di là vive un perfetto adattamento ad ogni cosa e ad ogni avvenimento. Semplicemente testimonia, senza essere implicato personalmente in ciò che accade.
Come andare al di là della coscienza individuale? Le persone si occupano delle forme che sono già manifeste; non sono interessate al miracolo originale, all'origine da cui provengono tutte queste forme. E' lì che occorre andare. Fissare la propria attenzione sulla coscienza, su quel punto a cui arrivano tutte le informazioni sensoriali. Occorre comprendere cos'è ciò per mezzo del quale ci sentiamo vivi, allora l'identificazione con il corpo e la coscienza cessano. Allora il vostro corpo, il Sé, l'universo intero che erano stati divisi per una comprensione analitica torneranno Uno, tutto intimamente collegato.
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