Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

02 novembre 2016

un vuoto che consuma

Nei momenti di meditazione più profonda vengo preso da un 'vuoto' che consuma.
Questo vuoto va al di là di ogni descrizione, di ogni parola. Dico 'vuoto' perchè è l'unica qualità che colgo.
Vengo preso con un forza a cui non posso resistere. 'Rapito' è un'altra parola che mi risuona, così come 'risucchiato'.
Non ho paura ma rimango impressionato dalla forza di questo vuoto che dissolve tutto. Mi sento consumare dentro, perdere ciò che è 'me'. Non posso sottrarmi. Il tempo passa, a volte ore intere, mentre lentamente questo vuoto mi consuma. E non mi lascia tregua: è un consumarsi intenso e continuo, come la fiamma di una candela.

Poi, senza che nulla di particolare accada, all'improvviso questo vuoto lascia la sua presa e  riemergo in superficie. Mi rendo conto che il tempo è passato e che non ci sono stato. Ero tutto in un'altra dimensione.
Mi ritrovo, ma non tutto. Qualcosa di me non c'è più. Non so dire cosa, ma la sensazione è chiara. Il vuoto si è preso una parte di me.
Apro gli occhi, mi metto in movimento e torno alla vita ordinaria, ma la sensazione rimane. Sono meno 'me', il vuoto ha consumato una parte di me. Ciò che rimane prosegue il suo esistere, ma mi è chiaro che ogni volta che il vuoto mi prende qualcosa di me viene consumato e ciò che rimane è sempre meno. Proseguo con la consapevolezza che un giorno non rimarrà più nulla.

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