Io non sono.
Da questo nulla infinito emerge come un'increspatura sul mare questo 'io' che chiamo 'me' ma che non sono.
Non trovo nulla che mi riconduca a lui. Nulla di individuale, di specifico, di familiare.
Semplicemente, come onde del mare, dal nulla emerge e si riassorbe questo 'io'.
E' come una vecchia abitudine che stenta a finire. Continua a riemergere, sempre più vuoto e privo di forma, per poi scomparire nello stesso nulla.
Non ne vedo l'utilità né la necessità, non mi identifico, non mi riconosco, ma il processo continua in modo autonomo.
Allora osservo sereno questo movimento, e attendo che termini.
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