Chi sono Io?

Chi sono Io?
la via della meditazione e dell'Intensivo di Illuminazione

20 dicembre 2013

Gli ultimi passi verso la libertà

In principio era una totalità non consapevole. Ogni bambino è questa totalità ma non è in grado di saperlo, di rendersene conto. E' felice e pieno senza sapere il perchè.
Poi giunge l'io, l'individualità, e questo paradiso viene perduto. Il piccolo 'Io' fragile si chiude ancora di più in se stesso, si confronta con il mondo fuori, va in crisi...  passano molti anni difficili, fin quando ad un certo punto la persona sente nuovamente il richiamo verso la libertà, verso qualcosa che non sà definire ma che sente in modo intenso.
Qui inizia l'introspezione, la domanda "chi sono io veramente?", e qui inizia la meditazione. Ma la vera meditazione inizia quando questa coscienza 'Io' si rivolge a se stessa, medita su se stessa. In quel momento possiamo riconoscere ciò in cui siamo erroneamente identificati e iniziamo a liberarci.
Più la meditazione va in profondità, più la coscienza si ripiega su se stessa, più l'Io si dissolve, scompare, fino a riassorbirsi completamente nel puro senso dell'essere. Quando la coscienza-io inizia a conoscere se stessa  ad un certo punto rimane solo la presenza cosciente, non in quanto 'io', 'tu' o qualunque altra cosa. E' presenza totale, la totalità della manifestazione, nessun 'io e nessun individuo. Questi sono gli ultimi passi verso la piena libertà.
Alla fine qualunque individualità scompare e ciò che rimane è solo la totalità della manifestazione, ciò che già c'era all'inizio, alla nostra nascita, ma non ne eravamo consapevoli.
Totalità non cosciente all'inizio, 'io' cosciente nel mezzo, totalità cosciente di se stessa alla fine. Il lungo viaggio è giunto a termine.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Giacomo,
mi chiamo Roberto, abito in prov. di Belluno ho 68 anni e sono un tecnico avvezzo alla riparazione di Radio TV , ora in pensione...

Entro facilmente in sintonia con questi post.

L'interesse sull'argomento risale a circa 40 anni fa quando, a causa di una pratica di separazione con mia moglie, ho voluto indagare su questo guasto che mi era capitato...

Frequentai librerie spulciando ogni sorta di pubblicazione. Dapprima sui rapporti interpersonali, ma poi era inevitabile che approdassi al funzionamento del nostro cervellino.

Ovviamente non con l'intento di ottenere un dottorato per far interventi... chirurgici, ma semplicemente come auto introspezione.

Quando incappai nel pensiero di J. Krishnamurti c'è stata la svolta fatale!

Nella provincia, fuori dal mondo, che abito ho potuto integrare con qualche corso di yoga di basso livello che mi ha lasciato soltanto indicazioni di esercizi fisici che pratico quotidianamente, mentre la meditazione mi sforzo di praticarla dal mattino alla sera secondo la filosofia di J.K. e di altri pochi giganti dello spirito in linea con lui.

Ecco, sarebbe di questo che vorrei iniziare uno scambio di esperienze.

Ciao, Roberto.

Giacomo Bo ha detto...

Ciao Roberto, piacere di conoscerti.
Comprendo bene ciò che hai scritto. Di solito è così... un 'incidente' di vita ci porta a riflettere.... e da lì si giunge piano piano a se stessi.
La strada è lunga ma affascinante perchè più andrai avanti più scoprirai cose straordinarie. E' come essere rimasti finora sempre a dormire e all'improvviso ti svegli e scopri un mondo incredibile.
Quello che mi sento di consigliarti è di provare un passo più in là: un corso di meditazione, o un ritiro.
Tu pratichi meditazione seguendo le parole di Krishnamurti, ed è già una bella cosa, ma con solo dei libri è difficile andare in profondità.
Se ti senti pronto, fai questa esperienza e vedrai che ne sarai stupito, e tornerai più 'pieno'.
Auguri!

Unknown ha detto...

Giacomo,
sono onorato della tua risposta, dell'attenzione che hai riservato al mio commento e dei consigli che mi dai, tuttavia quello che maggiormente mi sarebbe interessato, data la natura del blog, era incontrare qualcuno che conoscesse, anche marginalmente, il pensiero di J. Krishnamurti per poterne condividere i contenuti.
Ciao.

Giacomo Bo ha detto...

Ciao Roberto, purtroppo io conosco poco J. Krishnamurti. Vediamo se qualcun altro lo conosce maggiormente.