Chi è questo 'Io' che mi fa sentire me? Non c'è risposta razionale. La domanda serve solo per introvertire il flusso dell'attenzione dagli oggetti esterni al soggetto interno.
L'Io non viene mai investigato, è dato per scontato, e ciò dà origine a tutto, perchè il mondo appare solo perchè c'è l'Io. Senza l'Io non c'è manifestazione duale.
Riassorbirsi nel sé significa invertire il flusso della coscienza. L'io guarda se stesso e così facendo si dissolve perchè è irreale, è sempre stato illusorio, e guardandosi allo specchio realizza la sua inconsistenza.
Seguire il flusso dell'Io significa creare il mondo che percepiamo. Riassorbire questo movimento conduce alla sorgente, a quel punto da cui tutto si origina.
Chiudi gli occhi. Chiediti: "Chi sono Io?" e non darti risposta ma lascia che la domanda penetri dentro in profondità. E' come invertire il senso di marcia. Si torna indietro rivedendo ciò che si era già visto, fino al punto di partenza. Si riavvolge il nastro.
E' un processo che inizia gradualmente, ma acquista sempre più velocità e alla fine compie il balzo, il salto. L'io si riassorbe nella coscienza stessa e come uno spruzzo che ricade nel mare si dissolve lasciando spazio all'Infinito.
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