"Che cosa vedo quando guardo il mondo?
Una cosa strana... Prima vedevo me separato da quello che vedevo. Ora non vedo più quella separazione. Mi vedo come parte di tutto.
Ora è tutt'uno, e quando vedi tutt'uno le cose cambiano immensamente.
Tu guardi la terra e ti accorgi che non c'è un pezzo separato da te. Quando guardi l'erba e i fiori, essi non sono erba e fiori, ma parte di questo, di questa bellezza che è la vita.
Tu guardi... ammiri i minerali, i vegetali, e l'intera umanità, ed è tutt'uno. Non ci sono divisioni e ti butti in questa bellezza. E rimane che tu abbracci i minerali, tu abbracci l'umanità intera perchè non c'è differenza, non c'è più conflitto.
C'è soltanto questo mondo unico. Tu guardi la terra, il fondo della terra, ed è BELLO!"
Tiziano Terzani, alla fine dei suoi giorni, vedeva il mondo così. Un uomo che ha saputo vivere la vita nella sua pienezza, e poi trascenderla alla fine. Una vita spesa a crearsi un nome per poi riconoscere di non essere nessuno - ANAM, il senza nome. E così la fine diviene il suo inizio... l'inizio dell'ultimo viaggio verso l'Assoluto.
Il film è molto bello, toccante, e anche se Terzani rimane Terzani, il tentativo degli attori e del regista riesce bene.
2 commenti:
Non ho visto il film ma ho letto il libro, fantastico, un grande insegnamento di vita.
Riuscire a vivere con serenità per poi vedere con questa consapevolezza la morte credo sia uno dei traguardi più alti che l'uomo possa raggiungere.
Venusia
Si, sono d'accordo. Le filosofie orientali dicono che bisogna prepararsi tutta la vita per morire... E' una visione molto diversa da quella della nostra cultura, dove si scappa tutta la vita dalla morte... e Terzani ha avuto l'immenso coraggio di andarle incontro...
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