Per migliaia di anni siamo vissuti con la convinzione che la realtà fosse qualcosa di oggettivo ed immutabile, e l'abbiamo vissuta in modo passivo; la realtà è la realtà e noi non possiamo modificarla.
Le vie spirituali hanno invece sempre sostenuto che siamo noi a creare la nostra realtà, e questa verità è stata confermata nel secolo scorso dalla fisica quantistica, quando ha affermato che è l'osservatore che crea/modifica la realtà osservata.
Questa creazione avviene a due livelli; i sensi fisici per primi selezionano una piccolissima parte dei milioni di stimoli che giungono dal mondo esterno; l'orecchio ad esempio percepisce solo un'infinitesima parte dei suoni presenti in natura, così come l'occhio vede entro certi limiti, e ciò vale per tutti i sensi fisici.
Ad un secondo livello, questi dati raccolti giungono al cervello e vengono interpretati, attraverso schemi di pensiero, valutazioni, connessioni e così via che appartengono alla nostra storia, al nostro vissuto.
Ciò che emerge alla fine è una rappresentazione della realtà, una ricostruzione avvenuta secondo modelli precisi. Questo prodotto finale è però ben distante dalla realtà che ci circonda, e senza che noi possiamo minimamente accorgercene.
Ciò che chiamiamo realtà è in verità qualcosa di soggettivo e dipende dalla persona. Noi costruiamo un mondo interiore sulla base di schemi precisi, e poi lo chiamiamo realtà o verità.
Questa ricostruzione dipende dalla nostra coscienza, da ciò che crediamo di essere. Il pessimista e l'ottimista interpretano la realtà in maniera diametralmente opposta.
Chi crediamo di essere è il filtro interpretativo e il vero autore della ricostruzione della realtà.
Maggiore è la consapevolezza di chi siamo veramente, migliore sarà l'aderenza tra la realtà interna e quella esterna. Ciò che i saggi chiamano Verità o Illuminazione è quello stato dove la coscienza diviene pura consapevolezza, e il mondo appare per come realmente è. Non c'è più ricostruzione, e tutto viene percepito in modo diretto, senza filtri.
Allora l'apparente separazione scompare e la realtà appare come un tutto indifferenziato, senza nomi o concetti, e noi stessi siamo questo tutto, senza confini o limiti.
Elevare la coscienza, purificare il corpo e la mente, sono da sempre la via spirituale verso l'Assoluto, il Tutto, quella Realtà che è dietro l'apparente divisione.
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