
Anassagora (499-428 A.C.) disse: "Tutte le cose erano insieme; poi venne la mente e le dispose in ordine".
Dove ci conduce questa continua separazione? Sempre più lontano gli uni dagli altri. Le distanze interiori diventano sempre più grandi, e con esse l'incomprensione, la confusione, la paura. Sì, la paura del diverso, che ci spinge a combatterlo, a reprimerlo, a vincerlo.
Se ci sentissimo tutti un'unica cosa, chi combatteremmo? Da chi ci difenderemmo? La goccia vive pacifica nel suo essere acqua, come la foglia il suo albero. E l'uomo? L'uomo può vivere il Tutto, senza distinzioni o separazioni. Questo è il dono che l'evoluzione ci ha fatto. Ha lavorato milioni di anni per portarlo sino a noi, ed è tempo che lo accogliamo con gratitudine.
2 commenti:
Grazie Giacomo, di inviarci i tuoi pensieri, è bello riceverli.
Questo mi ha colpito particolarmente.
Un abbraccio, Elisabetta
Grazie anche a te perchè segui questo blog. Ciò che scrivo viene dalla relazione che abbiamo tutti noi.
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